INTEGRATORI ALIMENTARI
Prodotto incluso nel registro degli integratori del Ministero della Salute.
Spring Algia
Integratore alimentare a base di Astragalo che sostiene le naturali difese dell’organismo, di Angelica e di Ginkgo Biloba che supportano la normale circolazione del sangue, di Artiglio del Diavolo e di Cimicifuga che favoriscono la funzionalità articolare e Griffonia per il benessere mentale.
Contenuto:
60 capsule da 500 mg
Peso netto: 30 g
Consigli d’uso:
Assumere 2 capsule al giorno.
Astragalo: è una pianta cui vengono attribuite numerose proprietà, fra cui ricordiamo quelle immunostimolanti, antiossidanti, antivirali, fibrinolitiche ed epatoprotettive. Queste proprietà sembrano essere svolte soprattutto dalle saponine e dai polisaccaridi contenuti all’interno della pianta.
È utilizzato come rimedio naturale nel trattamento e nella prevenzione delle malattie infettive, soprattutto virali, raffreddore e sindromi influenzali.
Angelica: Ha un’azione antispasmodica, calmante, carminativa, digestiva, tonica, espettorante e antinfiammatoria. Per queste sue proprietà, i suoi estratti trovano impiego per calmare i dolori mestruali e il mal di testa.
Artiglio del Diavolo: è una pianta erbacea che cresce principalmente nella regione delle savane del Kalahari (Africa del Sud). La droga è costituita dalla radice secondaria. Le ricerche cliniche e sperimentali condotte sull’Artiglio del Diavolo hanno evidenziato che l’arpagoside possiede un’azione antinfiammatoria molto spiccata (paragonabile a quella del fenilbutazone), alla quale si associa un’attività analgesica e antispasmodica altrettanto energica. Nel corso dei trattamenti clinici la droga ha mostrato la capacità di normalizzare il tasso di colesterolo e dell’acido urico.
Come antinfiammatorio e analgesico é indicato nel reumatismo articolare acuto e cronico; nelle artriti acute e croniche; diabete e ipocolesterolemia.
Ginko Biloba: Pianta medicinale indicata nel trattamento dell’insufficienza venosa, nella cura dell’arteriopatia periferica degli arti inferiori, nei disturbi del circolo cerebrale.
Cimicifuga Racemosa: Sembra che la cimicifuga sia anche capace di esercitare un’azione rilassante nei confronti della muscolatura liscia uterina. Da alcuni studi condotti su animali, è emerso che la cimicifuga possiede anche interessanti proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antidepressive e lievemente ipotensive.
Griffonia: È una pianta tropicale che ama il clima umido ed è chiamata anche “fagiolo africano” per la sua forma. È diffusa soprattutto in Africa Occidentale, Ghana, Gabon e Costa d’Avorio dove viene utilizzata in cucina e per le sue virtù medicinali. Il fusto legnoso può raggiungere i 3 metri di altezza, ha fiori verdi e i frutti (baccelli) al loro interno custodiscono i semi. Mentre le foglie si utilizzano in decotti ed infusi nella medicina popolare del luogo di appartenenza, ma sono i semi che rivestono particolare interesse in erboristeria e fitoterapia. I semi infatti sono ricchi di 5-HTP, una molecola da cui derivano in gran parte le proprietà della Griffonia, utili nell’insonnia, nella fame nervosa, negli stati ansiosi, nella depressione lieve, nell’emicrania tensiva. Gli estratti di griffonia potrebbero essere utili anche nel contrastare il mal di testa cronico e il dolore derivante dalla sindrome fibromialgica.
La Fibromialgia (FM) è una forma di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento. In Italia ne soffrono circa due milioni di persone di cui l’80 per cento sono donne, il picco di incidenza è compreso tra i 20 e i 50 anni, ma possono esserne colpiti anche i bambini piccoli. A livello del sistema nervoso centrale la modalità di percezione risulta alterata. La sintomatologia del paziente quindi si presenta con un’aumentata sensibilità e minore tolleranza agli stimoli esterni, luce, calore, freddo, rumore... La FM non è congenita, ma si manifesta con il tempo. A volte i disturbi si sviluppano dopo abusi fisici o psicologici oppure si accumulano in modo graduale nel tempo. Una donna che durante l’età dello sviluppo, inizia a soffrire di dolori mestruali e a cui con il passare degli anni si aggiungono i classici sintomi del colon irritabile e il mal di testa, per culminare con il dolore muscoloscheletrico diffuso, è un tipico andamento della FM. Fino a circa 10 anni fa la FM veniva raramente diagnosticata, anche perché si riteneva che tale diagnosi non fosse di alcuna utilità in quanto si considerava la FM una patologia di natura psicogena e pertanto difficilmente curabile. Negli ultimi anni le cose sono radicalmente cambiate e oggi si può affermare che la FM si può trattare con successo. Grazie alla scoperta dei meccanismi alla base della FM possiamo oggi utilizzare rimedi in grado di correggere i deficit alla base della malattia (in particolare il deficit di serotonina). Oltre ai nuovi farmaci disponiamo di alcuni trattamenti non farmacologici estremamente efficaci in grado di modificare l’iperattività neurovegetativa presente nella FM. Può essere utile la fitoterapia per il trattamento della FM: Astragalo, Angelica, Artiglio del Diavolo, Ginko Biloba, Cimicifuga, e Griffonia.
L’attività fisica è indicata nella Fibromialgia: In numerosi testi specialistici, anche recenti, si legge che l’attività fisica e la ginnastica sono fondamentali per la terapia della Fibromialgia. In realtà molti pazienti fibromialgici hanno riferito un netto peggioramento dei sintomi (dolore e stanchezza) con l’attività sportiva, tale da doverla per lo più sospendere: questo in effetti non stupisce in quanto l’aumentata tensione dei muscoli dei pazienti fibromialgici provoca una diminuzione del flusso sanguigno con conseguente deficit di ossigeno e minore capacità di sopportare lo sforzo.
Dieta per la Fibromialgia: Numerosi pazienti affetti da Fibromialgia hanno riferito un miglioramento dei sintomi nel corso di diete a basso contenuto di grassi che stavano seguendo per perdere peso. I consigli alimentari utili ai pazienti affetti da Fibromialgia possono quindi essere così riassunti: 1. ridurre il più possibile lo zucchero, specie se bianco e raffinato, dunque anche i dolci, merendine, marmellate industriali; impiegare di preferenza lo zucchero di canna non raffinato; 2. una dieta vegetariana (con l’adeguato apporto di proteine vegetali) o comunque con pochissima carne rossa è più favorevole, data la scarsa capacità di drenaggio delle tossine dai tessuti, propria del fibromialgico. Fonti di proteine animali da preferire: pesce, pollame, coniglio, uova, latticini e formaggi se non si hanno intolleranze al lattosio o colesterolo alto; 3. mangiare molta frutta e verdura fresca di stagione, per l’azione antiossidante delle vitamine e per l’apporto di sali minerali; 4. ottimo l’impiego di cereali integrali (pasta integrale, riso, farro ecc.) ben cotti; 5. ridurre l’apporto di sale per evitare i ristagni e gli edemi, frequenti nella Fibromialgia.
AVVERTENZA: PER L’USO E LA DURATA DELL’ASSUNZIONE SI CONSIGLIA DI CONSULTARE IL MEDICO.
NON UTILIZZARE COMUNQUE IN CASO DI DISFUNZIONI O MALATTIE EPATICHE.
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